Consigli pratici
La Riserva di Poggio all’Olmo è situata nell’omonimo monte, tra i paesi di Monticello Amiata e Stribugliano, in comune di Cinigiano (GR), ed è caratterizzata da un territorio montuoso per lo più compreso tra gli 800 ed i 1.000 metri di quota (Poggio all’Olmo li supera di poco con i suoi 1.011 metri s.l.m). L’area protetta può essere raggiunta da Monticello Amiata imboccando una stradina sterrata che, provenendo da Arcidosso, si incontra sulla sinistra poco prima di entrare nel paese. Al suo inizio un grande cartello esplicativo riporta la cartina della zona e gli eventuali sentieri percorribili. Da Stribugliano, invece, si giunge alla riserva imboccando una strada a destra che, procedendo in direzione nord, inizia quasi alla fine del paese. Questa strada giunge sino alla sella che separa la Riserva di Poggio all’Olmo dal limitrofo Monte Aquilaia.

Descrizione
La Riserva di Poggio all’Olmo è costituita da castagneti, alcuni dei quali secolari, da boschi di cerro ed altre latifoglie, soprattutto roverella e carpino nero, e, in ampie zone, da pascoli ed arbusteti dominati dalla ginestra dei carbonai, dalla felce aquilina e dal rovo, sui suoli arenacei, e dal prugnolo, dal biancospino, dalla rosa canina e dalla ginestra, sui terreni calcarei. Di nessun valore sono i rimboschimenti di pino nero, pino silvestre e douglasia presenti nella riserva. Il terreno per lo più calcareo e sassoso ospita in primavera la fioritura bicolore della Viola etrusca, specie endemica delle montagne calcaree grossetane, presente anche nelle riserve Monte Labbro e Cornate e Fosini, e quelle meno appariscenti ma ricche di fascino delle orchidee selvatiche. Tre piante monumentali crescono nell’area protetta: un pero mandorlino (Pyrus amygdaliformis), un noce ed un castagno. Tra gli sporadici arbusti delle praterie nidificano i chiassosi zigoli neri e le graziose averle piccole, ma le osservazioni ornitologiche più interessanti riguardano i rapaci diurni. Un vasto ambiente aperto come quello che caratterizza e circonda Poggio all’Olmo offre prede in quantità per l’albanella minore, che nidifica nei limitrofi cespuglieti e caccia piccoli roditori volando radente il terreno, per il maestoso biancone, che dall’alto può individuare con facilità i serpenti di cui si nutre, e per il falco pecchiaiolo, che scende a terra per cibarsi, con fare del tutto inconsueto per un rapace, di api ed altri insetti. Non sono infrequenti neppure gli avvistamenti del potente falco pellegrino e del veloce sparviere, frequente nei boschi circostanti. Presenza di rilievo è quella del gatto selvatico, una specie piuttosto rara che necessita di un vasto ed indisturbato territorio di caccia. Nella riserva non mancano neppure interessanti anfibi tra i quali la salamandrina dagli occhiali e l’ululone dal ventre giallo.